Come vedono gli animali
Nicoḷ Leopizzi
Introduction

To understand how animals see we must understand how we see. Within our retina there are two types of light-sensitive cells called photoreceptors:
• Cones: they are about 6 million, mainly located in the center of the retina and important especially for daytime vision because they adapt themselves to light, enabling us to recognize the details and colors;
• Rods: they are about 100 million and they are important for night vision; They are located mainly at the periphery of the retina and are much more sensitive to light than cones.
The combination of these two cells allows the human eye to see better during the day and at night.

Coni e bastoncelli

Tutti gli animali, dagli invertebrati ai mammiferi, hanno gli occhi. Cambia però il loro modo di vedere. C’è chi vede a colori e chi in bianco e nero, chi vede di notte e chi vede da lunghe distanze. Ognuno vede il mondo a suo modo.
Per capire come vedono gli animali dobbiamo innanzitutto capire come vediamo noi. All’interno della nostra retina ci sono due tipi di cellule sensibili alla luce dette fotorecettori:
• Coni: sono circa 6 milioni, si trovano prevalentemente al centro della retina e sono importanti soprattutto per la visione diurna perché si adattano alla luce, permettendo di distinguere i dettagli e i colori;
• Bastoncelli: sono circa 100 milioni e servono per la visione notturna; si trovano prevalentemente alla periferia della retina e sono molto più sensibili alla luce rispetto ai coni.
La combinazione di queste due cellule permette così all’occhio umano di vedere meglio sia di giorno che di notte. Se pur con una struttura simile, gli animali riescono a vedere come noi?

Cane e gatto

Da vicino il cane vede sfocato; non è vero che vedono in bianco e nero, essi percepiscono bene il blu e il giallo e il resto sono sfumature di questi due (confonde il rosso con l’arancione e il giallo, per esempio).
In compenso, con una luce fioca, distingue gli oggetti meglio di un essere umano, questo perchè, discendendo dai lupi, i cani hanno una retina ricchissima di bastoncelli più adatta alla visione notturna, fondamentale per cacciare di notte.
Avendo l’occhio laterale, i cani hanno indubbiamente un campo visivo più ampio del nostro. Purtroppo riescono a cogliere poco i dettagli, ma riescono a vedere oggetti in movimento anche a grandi distanze.

I felini hanno un campo visivo di 210°, più ampio di quello umano che ne copre 180. Anche loro, rispetto all’uomo, riconoscono peggio i colori, ma la visione notturna è otto volte migliore grazie a una speciale formazione cellulare dietro la retina.
Gli esseri umani hanno 3 diversi tipi di coni, mentre il gatto ne ha solo due, corrispondenti al blu e al verde e tutti gli altri colori sono uguali a questi due.
Al buio, grazie all’intervento dei bastoncelli, riescono a distinguere il nero dal grigio e dal bianco.
La pupilla dei gatti si illumina di un giallo-verde accesso se colpita dalla luce e questo grazie alla membrana posta dietro la retina. Ciò consente di vedere in condizioni di semioscurità. Hanno gli occhi luminosi per via della guanina, che cattura la luce e la amplifica, consentendo al gatto di distinguere oggetti presenti intorno a lui.
Quindi grazie a questo tappeto lucido, vede anche di notte, quando c’e’ poca luce e la causa di questa scarsa visione diurna è questo “tapetum lucidum” che aumenta la quantità di luce catturata.

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Ape, farfalla e mosca

Le farfalle e le api riescono a vedere gli ultravioletti. Grazie a questa caratteristica, le farfalle distinguono i maschi dalle femmine, mentre le api vengono attratte da determinati fiori per alcuni dettagli, come i pistilli, che altrimenti non sarebbero visibili.
L‘ape possiede 3 pigmenti (giallo, blu, rosso) ed i petali dei fiori, illuminati con luce ultravioletta, possono rivelare spettacolari disegni invisibili per noi, che attraggono le api verso il nettare.

Diversi insetti, come le mosche, hanno degli organi fotorecettori che corrispondono ai cosiddetti occhi composti o ocelli, i quali variano da uno a ventimila a seconda delle specie: più il numero è elevato e più la visione migliora. L’occhio di questi insetti è composto da unità indipendenti, ciascuna delle quali trasmette un'informazione al cervello.
Le diverse "visioni fisse" vengono poi ricomposte come un mosaico ( visione per apposizione). È per questo gli insetti percepiscono anche il più minimo movimento.
Le mosche e le libellule sono tra gli insetti che vedono meglio.
Le prime, anche se non distinguono chiaramente le forme, vedono un numero maggiore di immagini fisse al secondo: circa 200 contro le 18 dell’uomo.
Le seconde invece hanno una visione a 360° grazie al diametro degli ocelli. Le mosche riescono anche a vedere l'ultravioletto e vedono anche con una diversa percezione temporale, dato che tutto è al rallentatore.

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Cavallo e scimmie

Gli occhi del cavallo sono posti lateralmente e gli consentono una visuale di 350° con punti ciechi in corrispondeza della fronte e della coda: nel complesso, una visione molto più ampia rispetto a quella umana.
Le scimmie hanno una visione dei colori differente a seconda delle diverse specie, da quella più simile alla nostra delle grandi scimmie africane a quella delle proscimmie.

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Talpa e topo

La talpa ci vede poco, oltre al fatto che i suoi minuscoli occhietti sono completamente nascosti dai peli, avvalendosi unicamente del suo eccezionale fiuto per cacciare sottoterra lombrichi, larve di coleottero, lumache e altri piccoli invertebrati del sottosuolo. Fino al secolo scorso si credeva che fosse completamente cieca, ma ora sappiamo che riesce a malapena a distinguere la luce dal buio,compensando con un udito finissimo e con la sua adattabilità a diversi ambienti e situazioni, che le consentono di sfuggire intelligentemente ai cacciatori.
In quanto a tipi di vista strani, poche cose battono invece la vista dei comuni topi e ratti. Questi animaletti riescono a muovere ogni occhi in maniera indipendente. A questo si aggiunge il fatto che vedono al rallentatore, che non vedono il rosso e vedono tutto sfocato.

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Serpente

Il serpente “vede” letteralmente il calore corporeo emanato dagli oggetti che lo circondano, per cui è in grado di distinguere le sue prede anche al buio.
I serpenti intercettano le prede a sangue caldo grazie a deirecettori termici che si trovano sotto gli occhi. Le immagini percepite dai recettori a infrarossi e dagli occhi vengono unite dal cervello mostrando al serpente un’unica immagine.

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Uccelli

Pappagallo: molti uccelli, come i pappagalli, dispongono di recettori visivi in surplus rispetto agli umani che consentono loro una vista più variegata. Ad esempio sono in grado di percepire le gradazioni nel campo dell’ultravioletto, tanto che in alcune specie il piumaggio cambia colore in base al sesso in maniera non percettibile all’occhio umano.
Falco: certi rapaci possiedono nella parte centrale dell’occhio un’area dove i fotorecettori sono molto concentrati e consentono ingrandimenti due volte e mezza superiori rispetto all’uomo.
I rapaci sono unici per via della loro spettacolare vista, non a caso esiste il detto “vista da falco”. I rapaci vedono a colori, in quanto hanno nella parte posteriore dell’occhio dei coni sensibili alle gamme di colori e possono vedere anche con poca luce.
Hanno una risoluzione maggiore della nostra e vedono anche l’ultravioletto. Possono persino distinguere alcuni tipi di piumaggio che a noi appare grigio. Non c’è nulla che sfugga allo sguardo di un rapace, a meno che non provenga da dietro poichè, come quasi tutti gli esseri viventi hanno un angolo cieco dietro la testa di circa 65°.
Piccione: alcuni studi sostengono che alcuni uccelli, soprattutto migratori, siano in grado vedere letteralmente il campo magnetico terrestre e orientarsi in base ad esso; uno di essi è il piccione.

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Pesci

I pesci hanno visioni differenti: alcuni sono in grado di distinguere i colori e i raggi UV, altri vedono il mondo in scala di grigio. L’acqua funziona da lente d’ingrandimento e la posizione laterale degli occhi, da vicino, impedirebbe di inquadrare frontalemente gli oggetti. Il termine “fisheye” (occhio da pesce) legato al tipo di obiettivo fotografico fa riferimento al fatto che un pesce sul fondo sarebbe in grado di vedere una semisfera.
Pesce rosso: riesce a percepire colori come il rosso, il verde ed il blu, ma rispetto agli umani ha anche un vantaggio in più: riesce pure a vedere colori nell'ultravioletto.
Altri animali non riescono proprio ad avere una percezione del colore. Per esempio gli squali. Nonostante vivano in un mondo così ricco di colori, vedono in bianco e nero.
Riescono però ad avere un'ottima vista sott'acqua a differenza di molti animali che vivono sulla superficie. Hanno un'estrema capacità di messa a fuoco grazie ad uno strato extra di cristalli dietro la retina, chiamato "tapetum lucidum", e questo permette loro di vedere il mondo sott'acqua 10 volte meglio di quanto è visibile a noi umani.
La loro visione è più sviluppata da lontano che da vicino: riescono a vedere una preda da ben 100 metri di distanza.

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